Brindisi. Un tesoro in ogni strada. Corso Roma ang. via Trieste (8)

Nel 1905 nasceva la strada che, 26 anni dopo, sarebbe stata ribattezzata Corso Roma. Corso Garibaldi fu così prolungato fino ad arrivare all’altezza del Bastione S. Giacomo, ovvero al limite della cinta muraria. Nasceva la più importante strada cittadina, lunga circa un chilometro, che tagliava per lungo tutta la città dell’epoca, arrivando fino a via Indipendenza.

Nell’anno 1909 fu ritrovato, nei pressi della Scuola Elementare “Perasso”, un disco in terracotta con raffigurazioni a rilievo ora esposto presso il Museo Archeologico Ribezzo di Brindisi. Di esso scrive Benita Sciarra nel libro Brindisi e il suo museo:

“Unico nel suo genere (..) reca in rilievo solo undici rappresentazioni dello zodiaco, elemento questo che ha portato uno studioso a datarlo al I secolo a.C. Accanto a figure di divinità, presenta nella fascia esterna, oltre ai segni zodiacali, la volta celeste simbolicamente rappresentata da una fascia curvilinea in rilievo, retta da due atlanti.
Nel centro su una quadriga, condotta da Eros e guidata da Mercurio, vi sono due figure di divinità con ai lati i busti del sole radiato e della luna con il crescente. Nel campo del disco oggetti simbolici riferentesi a culti diversi: la clava di Ercole, il caduceo di Mercurio, la torcia terminante a croce di Demetra, la civetta di Atena, il fulmine alato di Giove, le stelle dei Dioscuri, il tridente di Nettuno. Si tratta, è evidente, di un’ascensione celeste simbolicamente rappresentata dalla scala e favorita dagli dei sotto l’aspetto dei loro simboli.”

Secondo Angela Marinazzo (MAPRI)  nella concezione antica dello Zodiaco “la bilancia è rappresentata dalle chele dello Scorpione”.

Nella stessa strada incontriamo:
a – la Scuola Elementare “Perasso”, prima “vera” scuola elementare di Brindisi. Fino a quel momento le lezioni si erano tenute in locali non adatti ai bambini. Un giornale locale, il Sancio Panzo del 31 ottobre 1906 infatti così scriveva:

“L’Amministrazione Comunale da anni commette il grave delitto di adibire a scuole elementari inferiori una cantina, lurida, oscura, umida ed una stanza superiore a questa, cadente. senza imposte…L’aria rarefatta rende stanchi e incapaci di apprendere. Nei locali manca l’acqua, ma sono in contatto immediato di pozzi neri e di ortali immondi”;

b – il busto di C. Braico: medico e patriota brindisino che nel 1860 fece parte della spedizione dei Mille, ottenendo da Nino Bixio il riconoscimento di eroe. Dopo l’Unità venne eletto deputato nel primo Parlamento italiano. Partecipò alla terza guerra d’indipendenza. Nel quadro della sua attività di parlamentare fu Presidente del Consiglio di Sanità. Infine si ritirò a vita privata, ma ammalatosi, morì nell’ospedale di Santa Maria della Pietà a Roma.Le sue spoglie furono trasportate e tumulate nel cimitero di Brindisi.

c – il Liceo Classico B. Marzolla entrato in funzione in questa sede solo nel 1933 con il nome di Regio Liceo Ginnasio “Benedetto Marzolla”.

In via Trieste, strada che si affaccia su Corso Roma, campeggia l’edicola dipinta su carta della Madonna Addolorata, già presente in una foto del 1951 (fototeca Briamo presso B.A.D.)

Abstract: A. Del Sordo, Toponomastica brindisina; B. Sciarra, Brindisi e il suo Museo; A. Marinazzo, MAPRI; P. Camassa, Brindisini illustri; Scuola Elementare “Gian Battista Perasso”, in collaborazione con l’Archivio di Stato, C’era una volta la Scuola Maschile;

English Translation:

A treasure in every street. Corso Roma at the corner of Via Trieste (8).

In 1905, a street was born that, 26 years later, would be renamed Corso Roma. Corso Garibaldi was extended until it reached the height of Bastione S. Giacomo, or the limit of the city walls. It gave birth to the most important city street, approximately one kilometer long, cutting through the entire city of the time, reaching all the way to Via Indipendenza.

In 1909, near the “Perasso” Elementary School, a terracotta disc with relief representations was found and is now exhibited at the Ribezzo Archaeological Museum in Brindisi. Benita Sciarra wrote about it in the book “Brindisi and Its Museum”:

“Unique in its kind (…) it has only eleven representations of the zodiac, an element that led a scholar to date it to the 1st century BC. Next to figures of deities, it features, in the outer band, in addition to the zodiac signs, the celestial vault symbolically represented by a curved relief band, supported by two atlantes.

In the center, on a quadriga, led by Eros and guided by Mercury, there are two figures of deities with the radiant sun and the crescent moon on either side. In the field of the disc, there are symbolic objects related to different cults: the club of Hercules, the caduceus of Mercury, Demeter’s cross-topped torch, Athena’s owl, Jupiter’s winged lightning, the stars of the Dioscuri, and Neptune’s trident. It is clearly a celestial ascension symbolically represented by the ladder and favored by the gods in the form of their symbols.”

According to Angela Marinazzo (MAPRI), in the ancient conception of the zodiac, “the scales are represented by the claws of the Scorpion.”

On the same street, you can find:

a – the “Perasso” Elementary School, the first “real” school in Brindisi. Until that moment, classes were held in unsuitable places for children. A local newspaper, the “Sancio Panzo,” on October 31, 1906, wrote the following:

“The Municipal Administration has been committing the serious crime of using a dirty, dark, damp basement as a lower elementary school and a room above it, which is crumbling and lacks windows…The rarefied air makes the students tired and unable to learn. The rooms lack water but are in immediate contact with cesspits and filthy gardens.”

b – the bust of C. Braico: a Brindisi doctor and patriot who, in 1860, was part of Garibaldi’s Expedition of the Thousand, earning recognition as a hero from Nino Bixio. After Italian unification, he was elected as a deputy in the first Italian Parliament. He participated in the Third War of Independence. In his parliamentary capacity, he served as the President of the Health Council. Eventually, he retired into private life but fell ill and died at the Santa Maria della Pietà Hospital in Rome. His remains were transported and interred in the Brindisi cemetery.

c – the B. Marzolla Classical Lyceum, which began operating at this location in 1933 under the name Regio Liceo Ginnasio “Benedetto Marzolla.”

In Via Trieste, a street that faces Corso Roma, stands the painted shrine of the Sorrowful Madonna, already present in a photo from 1951 (Briamo Photographic Archive at B.A.D.).

Abstract: A. Del Sordo, Brindisi Toponymy; B. Sciarra, Brindisi and Its Museum; A. Marinazzo, MAPRI; P. Camassa, Distinguished Brindisians; “Gian Battista Perasso” Elementary School, in collaboration with the State Archive, Once upon a Time there was the Boys’ School.

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